
La gestione della morte tra le nuove emergenze sociali e la loro soluzione
Informazioni principali
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Data: 2017
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Autore/Relatore: Ines Testoni
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Il convegno esplora le sfide contemporanee legate alla morte, sottolineando come la realtà sociale sia cambiata rispetto alla Guerra Fredda, quando la guerra sembrava lontana. Oggi, i conflitti sono reali, vicini e portano lutti, paura quotidiana e morte, impattando direttamente la vita di ciascuno. In questo contesto emergono nuove urgenze sociali, tra cui la difficoltà di affrontare le conseguenze della guerra, la crisi dell’identità collettiva e l’aumento dei suicidi, particolarmente in regioni come il Veneto, dove si osserva un cambiamento nella tipologia di vittime.
Le amministrazioni locali si trovano ad affrontare una molteplicità di problemi, tra cui disagio economico, traumi familiari e sociali, con il suicidio come espressione del crollo esistenziale in momenti di crisi. Il problema della paura della morte è centrale, poiché la società contemporanea tende a rimuoverla, rendendo difficile affrontare il lutto sia a livello individuale che collettivo. La solitudine, vista come una grave malattia sociale, impedisce la metabolizzazione del lutto, accentuando la sofferenza psichica.
Inoltre, il conflitto armato, la violenza di genere e la violenza intrafamiliare emergono come fenomeni strettamente legati alla gestione della morte. Le donne e le ragazze sono particolarmente vulnerabili in queste situazioni di emergenza. Il convegno rappresenta un’opportunità per sviluppare nuovi strumenti per affrontare questi problemi, promuovendo benessere, supporto e la ricerca di soluzioni in un futuro complesso.
Principali temi trattati
- Cambio nella realtà sociale.
- Emergenze sociali legate alla guerra.
- Crisi dell’identità collettiva.
- Aumento dei suicidi.
- Multiproblematicità nelle amministrazioni locali.
- Suicidio come espressione di crisi esistenziale.
- Paura della morte come fattore psicosociale.
- Rimozione della morte nella società.
- Solitudine come malattia sociale.
- Impatto psicologico della guerra.
- Vittime delle guerre e violenze.
- Vulnerabilità delle donne e delle ragazze.